Newsletter 1-30 giugno 2016
— 3 Luglio 2016queste ultime settimane sono state un turbinio di emozioni straordinarie. Le elezioni comunali che si sono svolte in molte città italiane hanno visto il M5S trionfare come mai prima d’ora: abbiamo vinto 19 ballottaggi su 20, la lista dei comuni a 5 stelle si allunga a perdita d’occhio. I risultati storici di Roma, Torino e di tutti gli altri comuni italiani stanno a dimostrare una cosa: che i cittadini ci hanno riconosciuto la capacità di governare. Altro che voto di protesta: le elezioni amministrative sono state vinte dalle idee e dalle proposte del M5S. Passo dopo passo, siamo pronti a cambiare l’intero Paese, come vera forza di governo, esattamente come vi avevamo promesso. I Comuni sono il luogo da dove partiamo, il luogo dove la rivoluzione che vi avevamo annunciato è iniziata. Proprio lì dove la politica è più vicina al cittadino, stiamo costruendo il cambiamento, lo stiamo governando, lo stiamo finalmente vivendo!
Quest’ultima settimana è iniziato per me un compito nuovo, assieme ai nuovi sindaci M5S. Ho avuto infatti l’onore di essere scelto come coordinatore dei comuni del nord, in un percorso che vede il M5S impegnato a tutti i livelli istituzionali in cui è presente (Parlamento europeo, Camera e Senato, consigli regionali) per supportare il lavoro dei nostri amministratori. Accanto a me nella squadra di supporto ci sono Alfonso Bonafede (per il centro e Sardegna) e Giancarlo Cancelleri (per il sud e Sicilia). Nell’ultimo anno, con Luigi Di Maio siamo stati impegnati al fianco dei nostri sindaci, da Livorno con la questione Aamps e la bieca campagna orchestrata dal Pd, ad Augusta contro un ‘hot spot‘ totalmente insensato per la sicurezza nazionale; da Civitavecchia con voragini di bilancio a sorpresa tenute ben nascoste prima dell’arrivo del M5S, a Ragusa per frenare l’appetito dei petrolieri e dare un vero stop alle trivellazioni.
Naturalmente, non vengono meno il mio impegno e la mia presenza in Trentino-Alto Adige: al contrario, dobbiamo prepararci a combattere battaglie decisive, sulle quali si gioca il futuro del nostro territorio. La più grande, la più difficile è quella delreferendum costituzionale, da cui dipende il destino dell’Autonomia di Trento e Bolzano. Molti costituzionalisti hanno criticato pesantemente questa riforma, approvata da un parlamento eletto con una legge elettorale dichiarata illegittima dalla Corte Costituzionale, che impone una revisione punitiva delle autonomie locali e accentra i poteri nelle mani dell’uomo solo al comando. Le modifiche al Titolo V della Costituzione avranno gravi conseguenze: nel nuovo Senato di nominati la Provincia di Trento conterà come il due di picche e quando ce ne renderemo conto saremo privi di difesa politica, in balia del Governo accentratore. Il programma di Renzi è semplice e chiaro da sempre e per le autonomie prevede una cosa soltanto: la cancellazione. L’unica possibilità di difesa che abbiamo è barrare la casella del NO al referendum di ottobre.
Questo per dire che nonostante i risultati straordinari di queste settimane, bisogna tenere alta l’attenzione sia in parlamento che a livello locale, perché Renzi e i partiti che in Trentino-Alto Adige lo sostengono continuano a calpestare gli interessi collettivi a vantaggio dei poteri forti che li hanno nominati. Vi lascio i link agli ultimi post che ho pubblicato sul mio blog, così potete rileggerli, condividerli e commentarli.
Vi ricordo che lunedì 4 luglio alle 18.30 a Trento abbiamo un appuntamento importantissimo: presentiamo ufficialmente il disegno di legge per il Reddito di cittadinanza provinciale! Lo faremo con una serata aperta a tutti, cittadini e organi di informazione. Al dibattito prenderemo parte io, Marco Santini, consigliere comunale a Trento, Cristiano Zanella, commercialista e attivista M5S, e in qualità di tecnici Stefano Zambelli, professore di Economia politica presso il Dipartimento di Economia e management dell’Università di Trento, e Daniele della Bona, di FEF Academy. Questo disegno di legge per il reddito di cittadinanza locale rappresenta una delle nostre priorità. La povertà interessa sempre più persone, la disoccupazione è in aumento e le imprese chiudono a causa della crisi. Succede anche in Trentino e le misure introdotte dalla Provincia in questi anni sono solo dei palliativi, insufficienti e inadeguati. La nostra proposta di reddito di cittadinanza locale è, invece, un aiuto concreto per tutti i cittadini che sono in difficoltà. Al tempo stesso rappresenta anche una vera e propria manovra economica in grado di rivitalizzare il tessuto produttivo. Non è una forma assistenzialistica, perché prevede una serie di misure per garantire l’inclusione sociale e la formazione professionale, con un percorso obbligatorio di inserimento nel mondo lavorativo. In Trentino potrebbero beneficiarne ben 16mila e 400 famiglie. Ma non finisce qui, perché per come è strutturata la nostra proposta riesce a fare in modo che le risorse economiche restino sul territorio, alimentando l’economia locale in un circolo virtuoso che torna a beneficio di tutta la comunità. Venite a conoscerla e portate amici, simpatizzanti e anche quelli che si dichiarano scettici: sono sicuro che riusciremo a convincerli!
Un caro saluto a tutti e a riveder le stelle,
Riccardo
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