Il Pd manda via Vicari ma si tiene tutti gli altri impresentabili
— 22 Maggio 2017Non bastano e non servono le dimissioni, peraltro spontanee, della sottosegretaria Vicari dall’Esecutivo degli scandali, fotocopia di quello renziano. È l’intera compagine governativa che dovrebbe liberare le istituzioni dalla propria presenza: non siamo di fronte ad una mela marcia, è tutto il cesto ad essere avariato.
La vicenda della corruzione a Trapani nel settore marittimo coinvolge anche il ministro De Vincenti, il cui nome spunta dalle intercettazioni, come già per gli scandali Cpl Concordia e petrolio in Basilicata.
Nell’inchiesta Tempa Rossa che ha già travolto il sistema renziano è tuttora coinvolto anche il sottosegretario De Filippo, indagato per induzione indebita.
Al viceministro Bubbico spetta invece l’indagine per abuso d’ufficio nell’ambito del trasferimento del Prefetto di Enna che si apprestava a commissariare la fondazione Kore.
Anche i rolex addebitati a Vicari tornano nelle polemiche sul ministro Pinotti e i preziosi orologi che sarebbero stati donati alla delegazione italiana in Kuwait.
Marianna Madia, ministra della Pubblica Amministrazione, è accusata di aver copiato palesemente una tesi di laurea. In un Paese normale si sarebbe già dimessa.
Il ministro Lotti è indagato per i gravissimi reati di rivelazione del segreto d’ufficio e favoreggiamento nell’ambito dell’inchiesta Consip.
La sottosegretaria Boschi, altro petalo del Giglio tragico, è al centro dello scandalo sollevato da De Bortoli per il conflitto di interessi legato alla Banca Etruria di papà.
Il sottosegretario Ncd Castiglione è indagato per corruzione elettorale e turbativa d’asta nel processo sugli appalti truccati per il Cara di Mineo.
Alfano, sedicente ministro degli Esteri, ha confiscato tutti i documenti depositati dal M5S sulla vicenda Migrantopoli che ha portato ai recenti arresti della Dda di Catanzaro.
Le opacità, gli scandali e le illiceità proliferano nelle zone d’ombra delle istituzioni e, soprattutto, proliferano con il Pd al Governo. La malerba non si affronta con una potatura qua e là: va proprio sradicata.